Pareri in materia di Appalti Pubblici

Argomento: appalto manutenzione

Appalto per la realizzazione di una palestrina a servizio di una scuola. Importo dei lavori a base d’asta Euro 569.000,00 di cui Euro 10.000,00 per oneri non soggetti a ribasso. In data 8/06/2006 e 31/07/2006 si sono svolte due sedute pubbliche per un pubblico incanto con il criterio di aggiudicazione “a corpo” mediante ribasso sull’importo dei lavori posto a base di gara, come previsto dall’art. 21 comma 1 lett. b) della legge 109/94 e s.m.i. Con determinazione del Responsabile del Settore in data 02/11/2006 è stata disposta l’aggiudicazione definitiva dell’appalto ad una A.T.I., risultata la migliore offerente. Con successiva determinazione del 28.05.2007, a seguito di comunicazioni della Prefettura, è stata revocata l’aggiudicazione. Il contratto non era ancora stato sottoscritto, né i lavori erano iniziati. Con determinazione del 20.09.2007 è stato aggiudicato l’appalto all’Impresa seconda classificata. L’A.T.I. in data 10.10.2007 ha proposto ricorso al TAR di Brescia contro il Comune per l’annullamento della determinazione del 28.05.2007 di adozione del provvedimento di annullamento in autotutela dell’aggiudicazione definitiva. All’udienza del 07.02.2008 la causa è stata trattenuta in decisione e con sentenza n. 209 il TAR di Brescia (Sez. I) ha accolto il ricorso presentato dalla A.T.I. con conseguente annullamento della determinazione del 28.05.2007. A seguito di tale annullamento l’appalto dei lavori è stato di nuovo assegnato alla ATI, che il 10.07.2008 ha chiesto un incontro con l’amministrazione per “valutare gli aumenti di mercato in considerazione del tempo trascorso”. Durante l’incontro il legale rappresentante della mandante ha chiesto un aumento contrattuale di Euro 63.000,00. Premesso che a mio parere la cifra è eccessiva, è possibile “concordare” una “revisione prezzi” prima della firma del contratto? A che titolo e sulla base di quale norma? Non dovrebbe essere la mandataria a presentare richieste?

La scrivente Stazione appaltante operante nei Settori speciali, sta predisponendo gli atti per l’avvio di una procedura di gara relativa all’affidamento di “Lavori di manutenzione edile” per un importo complessivo di circa 1.500.000 €, suddiviso in tre lotti di ammontare economico omogeneo.
Trattandosi, pertanto, di affidamenti al di sotto delle soglie comunitarie, Si domanda se:
1) La scelta di applicare l’art. 36, comma 2, lett. d) del D. Lgs. 50/16 (d’ora in avanti, Codice) è sempre consentita; e in tal caso,
Si chiede di chiarire:
2) se occorre pubblicare un Bando europeo;
3) Quali sono i limiti previsti dal comma 8 dell’art. 97 del Codice.
Inoltre, qualora di optasse per l’applicazione dell’art. 1 comma 2 lett. b) della L. 120-2020 (“Decreto Semplificazioni”), che prevede la possibilità di utilizzare la Procedura Negoziata ex art. 63 del Codice, invitando 15 operatori economici, si DOMANDA:
4) Se l’Avviso sui siti internet disciplinato nel citato art. 1 del D. Semplificazioni, è da intendersi come una mera informazione ovvero è da considerarsi un Avviso di Indagine di Mercato a fronte del quale gli operatori interessati possono inviare la propria candidatura;
5) il numero di operatori da invitare per ogni singolo lotto;
e, qualora pervenissero un numero di candidature eccedenti quelle previste,
6) la possibilità di inserire un sorteggio.
Saluti